THROUGH DEAF EYES
Una finestra su un mondo che molte persone non sanno che esiste, con una storia affascinante, personaggi memorabili e questioni stimolanti.
Gli intervistati parlano dell’essere sordi e della percezione della sordità da parte degli altri:
“Sono orgogliosa di essere una persona evidentemente sorda e non voglio cambiare questo, oppure svegliarmi una mattina, improvvisamente e dire “OH” MIO DIO , CI SENTO!!!.’ Non sogno assolutamente questo. Sono Sorda e cresciuta da Sorda. Sono abituata ad essere quel che sono e non vorrei mai cambiarlo . Sono felice così”.
“Quando parli con persone udenti e chiedi loro “cosa fareste se foste sordi”, il pensiero si sposterebbe su tutto ciò che non potrebbero più fare.
Non posso , non posso, non posso, non posso , non posso … elencando tutte le cose che non potrebbero fare.
“Le persone sorde non la pensano così. Pensiamo a cosa possiamo fare…”
“Cosa c’è di male nell’essere sordi? Sono sordo. Sto bene. Io guido, lavoro, Ho una famiglia, un bambino, viaggio.E’ solo questione di volontà e di abilità, per poter ottenere ciò che vuoi che accada nella tua vita… La conoscenza è il veicolo più potente per il successo, non ascoltare, non parlare… “
“Se mi considero disabile? NO … Mi funziona tutto come qualsiasi altra persona udente.
La mia sordità non mi priva di nulla. Posso fare tutto ciò che voglio. Forse tutto tranne forse cantare!”
David James
“Essere sordi è parte di me. È qualcosa con cui devo fare i conti, ma non mi impedisce di essere felice ma non mi rende neanche infelice. È come essere un uomo invece che una donna, o essere alto invece che basso”.
“Una persona che non può vedere ed è normale? Forse lo è.E una persona cammina un po’ zoppicando lo è anche? Forse si, forse è normale per una persona ma non per un’altra.
E il mancino e normale o anormale ?”
https://www.gallaudet.edu/documents/History-Through-Deaf-Eyes/deafeyes_guide.pdf
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