Confessioni ad una povera sorda
Consueto messaggio del mattino. Oggi è il 13 di maggio e sono 8 anni che è morta mia madre e sono esattamente 6 mesi che non vedo Andrea. Sei mesi fa di questi tempi lui era a casa e mi diceva di chiamare l’ambulanza. Ho chiamato l’ambulanza verso le 23.00 e l’ambulanza è arrivata tra l’01.00 e le 02.00, non ricordo con esattezza. Nonostante che il 13 sia una data abbastanza triste per me, stamattina non mi sento affatto così triste, dico la verità. Non che non sia triste per la scomparsa di mia madre o per quella di Andrea, il pensiero è sempre diretto verso loro, però mi sono alzata con un piglio più energico e ho dormito anche molto molto bene. Non è che non soffra più ma sto meglio. Mi ha fatto parlare ieri con la psicologa e ho parlato anche del rapporto con te, con la mia Emanuela. “Una persona ragionevole la sua amica” ha detto . Quando ho raccontato alla psicologa della telefonata con Michela e dell’invidia che provo per la sua vita felice, mi ha fatto riflettere su tante cose. Intanto che non dovrei provare questi sentimenti e se un conoscente ritorna dal passato ed è interessato al mio presente, lo fa esclusivamente perché mi vuole bene