Di Maria Lucrezia Fabris e Emanuela Alberini Rota (segni e parole
Con la pubblicazione della Gazzetta Ufficiale n. 63 del 16 marzo 2006, il termine di “sordomuto” viene sostituito con il vocabolo “sordo”, in tutte le disposizioni legislative vigenti, ma a quanto pare, questo non è stato recepito da molti giornalai (errore intenzionale).
Leggere a tutt’oggi la parola sordomuto/a/i ci fa rabbrividire . Da anni conduciamo una battaglia politica per il riconoscimento della Lingua dei Segni Italiana (LIS), che passa anche attraverso uno scontro di ordine lessicale: non si dice sordomuto ma Sordo. Ritengo sia una grave mancanza di rispetto e ignoranza nei nostri confronti, chiamarci sordomuti; pertanto, guardatevene bene dal farlo ancora e correggete l’errore.

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Etnicità, Etica e il Mondo dei Sordi Harlan Lane Northeastern University, Boston MA 02115 USA