(Spagna)
Persone diventate sorde in età adulta dichiarano che l’uso delle mascherine creano frustrazione, impotenza, rabbia, tristezza e ansia e vorrebbero comprensione e mascherine trasparenti.
José Luis lavora all’ospedale Nuestra Señora del Prado a Talavera de la Reina, dove nessuno della direzione sanitaria gli ha chiesto come sta affrontando questa situazione Covid.
Mi chiamo José Luis e sono sordo da 31 anni. Non sono sordo dalla nascita ho avuto un problema di coclea appena ventenne.
Ha imparato a leggere le richieste della gente sulle labbra e ora, con l’uso obbligatorio della mascherina a causa del coronavirus, José Luis ha un problema in più nella sua quotidianità per comunicare con la gente .
Se prima era difficile senza mascherine, immagina ora. Fai la prova: Metti dei tappi nelle orecchie e vai a lavorare.
Ana Isabel è sorda da 21 anni e per capire i suoi interlocutori usa la labiolettura.
Ana Isabel racconta di convivere con questa situazione da quando era bambina, a causa degli effetti dei farmaci che hanno colpito il suo nervo acustico. Negli anni ha perso completamente l’udito.
“Non posso esercitare la mia professione con i bambini delle Primarie con le mascherine che mi hanno offerto a scuola. Siamo le persone più emarginate in questa situazione. Non conosco la lingua dei segni, non l’ho mai voluta imparare e la colpa è stata solo mia, perchè mi sono sempre vergognata di dire quale fosse il mio problema. Tutt’ora, cerco sempre di coprire le mie protesi con i capelli ”